conferenzaStefano Parisi fa lo splendido dicendo che la gente non è interessata a questi problemi. E’ una affermazione grave e superficiale. Il rispetto delle regole deve interessare tutti. La precisazione di Palazzo Chigi non precisa nulla, perché Sala ha continuato a firmare atti anche dopo la supposta data di protocollazione delle dimissioni. Per accertare la verità, abbiamo presentato un esposto alle autorità sulla concorrenza e sulla corruzione e alla Procura. Nel frattempo, Giuseppe Sala continua a sedere nel Consiglio di Amministrazione di una Cassa Depositi e Prestiti alla quale il Governo ha affidato competenze sulla valorizzazione delle aree Expo, e che ha competenze su attività comunali come gli aeroporti milanesi, o sui debiti della Città metropolitana e tanto altro. La sua candidabilità potrà essere impugnata dopo il voto. Ma Giuseppe Sala può da subito dare un contributo chiaro e concreto a liberare se stesso e la campagna elettorale dai molteplici conflitti di interesse: si dimetta da Cassa Depositi e Prestiti. Conviene anche a lui, al quale chiediamo (come lo chiediamo a Parisi e a tutti gli altri candidati) di esprimersi in modo chiaro sulle proposte radicali per separare politica e affari.

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